ATLETICA e CORONAVIRUS: Analisi e possibili scenari futuri.
Appoggio la nostra
federazione nel voler bloccare tutta attivita’ agonistica fino a fine
maggio: i numeri di contagiati e decessi vari sono ancora troppo alti seppure
si cerchi qualsivoglia forma di ottimismo. Personalmente vedo comunque la
situazione ancora troppo precaria per ipotizzare forme di riapertura del nostro
sport; a sensazione penso che la stagione su pista sia totalmente compromessa a
livello nazionale, vedo inoltre inutile e dannoso per il movimento ogni forma
di concentrazione d’eventi a Settembre Ottobre pur di non annullare l’edizione
2020. A livello regionale si potra’ fare qualcosa forse prima, ma viste le statistiche
quotidiane della protezione civile, tale scenario resta improbabile nelle
regioni del nord.
Il roadrunning è invece quello
che, con il rinvio delle gare in autunno, da segnali preoccupanti. Il
calendario internazionale e’ incredibilmente saturo con tante gare ogni domenica
di Settembre e Ottobre; tutti i maggiori appuntamenti primaverili si sono
spostati in autunno andando a intasare il naturale calendario di stagione
seppur le tempistiche coronavirus non siano affatto chiare a tutt’oggi. Non mi
soprenderei nel vedere ad esempio le majors autunnali applicare lo stesso schema
delle gare giapponesi, in cui si è puntato a far correre solo gli elite per
questa stagione nel caso in cui la situazione non volgesse totalmente al meglio
nei prossimi mesi.
In certe nazioni forse l’attività
di massa sarà possibile per il semplice fatto che l’epidemia Covid-19 ha solo
sfiorato il loro territorio, mentre in altre sarà molto improbabile questa
attività, sia per il calendario intasato a livello internazionale, sia per l’attuale
situazione italiana (ricevo ogni giorno messaggi allarmati sulla situazione
italiana dagli amici atleti di ogni parte del globo). Per colpa dei soliti
problemi burocratici di iscrizione gara, non ancora risolti, saranno proprio i
runners stranieri a mancare nell’autunno del roadrunning sul territorio
nazionale.
Anche il calendario italiano,
con molteplici spostamenti in autunno, rischia di essere assai deleterio per
tutto il movimento running nazionale. Il calendario autunnale presenta già di
consueto un’attività molto ricca federale e non solo; con la sovrapposizione delle
gare rinviate, si andrebbe a ridurre nettamente il bacino di atleti disponibile
per ogni singola competizione.
Onestamente, non me ne
vogliano gli amici organizzatori, sono contrario al rinvio autunnale delle gare
e sarebbe meglio spostarle al 2021. I numeri dei runners che partecipano alle
principali gare li conosciamo tutti e questa sovrapposizione di gare in un
lasso di tempo molto ristretto provocherrebbe per ogni evento un grande
insuccesso in termini di immagine ed economico.
Per concludere, avrei
gradito dalla federazione una maggiore determinazione nella gestione del
settore, invece di limitarsi solamente ad auspicare una concertazione tra le
singole gare. Senza dimenticare infine il problema economico: quale azienda
investira’ sul nostro sport dopo i mesi decisamente bui che si palesano per la
nostra economia nell’immediato?
BREAKING NEWS: Proprio
ora esce la notizia che WorldAthletics ha sospeso il periodo per raggiungere il
minimo olimpico per tokyo2021 fino al 30.11.2020 e riaprendolo dal 1 Dicembre.
Cio' significa che per quanto riguarda il roadrunning tutta la stagione
autunnale di maratona 2020 non sara' valida in funzione olimpica. Le
possibilita' a cinque cerchi si riapriranno quindi con Valencia il 6 Dicembre?
Ulteriore materiale di dibattito si apre nel mondo maratona.
Alberto Stretti & Alberto Mazzucchelli
Photo credit LondonMarathon
Alberto Stretti & Alberto Mazzucchelli
Photo credit LondonMarathon
Commenti
Posta un commento